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giovedì 22 aprile 2010

Numeri numeri numeri!


Ciao a tutti!Questa volta "diamo i numeri"!L'esercizio che vi propongo oggi consiste infatti nel completare le varie frasi inserendo i numeri presenti nella lista.Da notare che alcuni possono essere usati più di una volta.Si tratta sempre di modi di dire italiani, canzoni o comunque espressioni molto conosciute.Provate un pò...

- 9; 1; 24000; 44; 31; 3; 7; 100; 4; 30; 5; 2; 48; 6; 1000 -


1. .... gatti in fila per .... col resto di .... .
2.Fare il diavolo a .... .
3.Sudare .... camicie.
4.Avere .... pensieri per la testa.
5.Essere in .... gatti.
6.Andare a fare .... salti.
7.Fare la prova del .... .
8.Avere .... diavolo per capello.
9.Avere .... sogno nel cassetto.
10.Abbiamo fatto ...., possiamo fare .... .
11.Che confusione!Un vero .... .
12.Con .... baci felici scorrono le ore.
13.Eravamo .... amici al bar.
14.Non c'è .... senza .... .
15. .... minuti solo .... minuti per fidarti di me.
16. .... minuti e un jet partirà.
17.Vorrei incontrarti fra .... anni.

mercoledì 21 aprile 2010

Modi di dire italiani

Ecco a voi alcuni modi di dire italiani!Provate ad abbinarli al loro reale significato.Ricordate: a ogni numero corrispone una lettera diversa. Divertitevi! Ricordate che per ogni chiarimento potete contattarci direttamente sul blog o all'indirizzo info@laccademia.com

1.Mettere i bastoni tra le ruote.
2.Vuotare il sacco.
3.Ingoiare un rospo.
4.Mettere una pulce nell'orecchio.
5.Non sapere che pesci pigliare.
6.Tagliare la corda.
7.Essere il braccio destro.
8.Essere sulla cresta dell'onda.
9.Fare carte false.
10.Gettare la spugna.
11.Piangere sul latte versato.
12.Essere in vena.
13.Mettere i puntini sulle "i".
14.Andare con i piedi di piombo.
15.Acqua in bocca!


a.Avere successo.
b.Far venire un dubbio.
c.Lasciar perdere, mollare, abbandonare qualcosa.
d.Ostacolare qualcuno.
e.Essere prudenti.
f.Avere voglia di far qualcosa.
g.Essere la persona di fiducia di qualcuno.
h.Non parlare.
i.Scappare.
l.Puntualizzare qualcosa, sottolineare in maniera critica un particolare mancante.
m.Disperarsi inutilmente.
n.Non riuscire a prendere una decisione.
o.Decidere di non rispondere a una critica che si ritiene falsa e ingiusta.
p.Rivelare qualcosa di segreto.
q.Essere disposto a tutto per raggiungere uno scopo.

martedì 20 aprile 2010

Test di comprensione


Questo è rivolto agli studenti stranieri che studiano l'italiano: leggete il racconto che segue e provate a rispondere alle domande successive. Per un aiuto contattateci all'indirizzo: info@laccademia.com
Buon divertimento!

IO CHI SONO?QUANTI NOMI!
Un bambino di nome Riccardo domandò a sua madre:-Io chi sono?
-Tu sei mio figlio,- rispose la madre.Riccardo andò dalla nonna e le domandò:- Io chi sono? -Sei mio nipote,- rispose la nonna.
Riccardo domandò anche a suo fratello:- Chi sono io? - Sei mio fratello.
"Benone,sono già tre cose: figlio, nipote, fratello. Ora voglio domandare alla portinaia" pensò. - Tu sei un inquilino,- gli disse.
" E quattro: figlio, nipote, fratello, inquilino.E sono appena le dieci di mattina. Prima di sera chissà quante cose sarò". Prese la sua bicicletta e uscì a pedalare nei giardini. Il viglie gli disse che era un ciclista. Andò a comprare un giornalino all'edicola e il giornalaio gli disse che era un cliente. Incontrò la sua maestra e gli disse che era uno scolaro. Figlio, nipote, fratello, inquilino, ciclista, cliente, scolaro. E fanno sette. Nel pomeriggio Riccardo lesse il suo giornalino e fu un lettore. Giocò a pallone e fu un calciatore. Guardò la televisione e fu un telespettatore. Poi domandò alla moglie di suo fratello:- Chi sono io? - Sei mio cognato.E sei anche lo zio di nostro figlio. "Vediamo di non perdere il conto,- riflettè Riccardo.- Figlio, nipote, fratello, inquilino, ciclista, cliente, lettore, calciatore, telespettatore, cognato, zio. E fanno dodici!"
Prima di sera riuscì a domandare a molte altre persone:- Chi sono io? - Sei un monello. Un curioso. Un noioso. Un marmocchio,- furono le risposte.
Col marmocchio facevano sedici. Riccardo andò a letto contento. La mattina sua madre lo svegliò presto, esclamando:- Alzati dormiglione, è domenica e si va in gita!
- Diciassette con dormiglione,- rispose Riccardo.- E se si va in gita sono un gitante, e siamo a diciotto. Diciotto persone in una. Sono o non sono un tipo importante? E aveva ragione, perchè tutte le persone che vivono a questo mondo sono importanti.

DOMANDE:

1.Quali sono i parenti a cui Riccardo pone la sua domanda?
2.Chi incontra Riccardo quando va a pedalare nei giardini?
3.Cosa fa Riccardo nel pomeriggio?
4.Perchè Riccardo va a dormire contento?
5.Per quale motivo la mamma lo sveglia presto la domenica mattina?
6.Qual è il significato di questo racconto?
7.Dai una definizione delle seguenti parole incontrate nel testo: nipote, cugino, inquilino, cliente, gitante.

lunedì 19 aprile 2010

La cucina sarda


La cucina sarda è caratterizzata da numerosi piatti tipici. Si va dai formaggi e salumi, legati alla tradizione agro-pastorale dell'isola, ai dolci di ogni genere. Un posto importante è poi quello occupato dai diversi tipi di pane, come il "carasau", o quelli decorati, e la pasta. In particolare, se si arriva a Cagliari è impossibile non farsi tentare da un bel piatto di "malloreddus" alla campidanese.
Si tratta di una tradizionale pasta corta, condita con un sugo fatto con salsiccia tritata. Al tutto si aggiunge infine una bella spolverata di pecorino. Assaggiatelo...e BUON APPETITO!!!

venerdì 16 aprile 2010

Sant'Efisio


Ogni anno si svolge a Cagliari il primo giorno di maggio la festa di Sant'Efisio, patrono della città. Si tratta di una celebrazione di tipo religioso in cui il Santo viene portato in processione per la città. Caratteristica è la sfilata dei costumi sardi provenienti dalle varie parti dell'isola, accompagnati dai carri trainati da buoi, le "traccas",che trasportano dei cibi tipici.

martedì 13 aprile 2010

Tuvixeddu


Tuvixeddu è una necropoli punica che si trova all'interno della città di Cagliari.Il suo nome deriva dal colle su cui i Cartaginesi tra il VI e III secolo a.C. decisero di seppellire i loro morti.Le camere mortuarie al suo interno sono decorate e altrettanto gli oggetti che vi sono stati ritrovati.Di particolare bellezza sono la Tomba dell'Ureo e la Tomba del Combattente.

lunedì 12 aprile 2010

Pozzi e fonti sacre


Pozzi e fonti sacre sono una testimonianza dell'importanza che il culto dell'acqua aveva per gli uomini dell'età del Bronzo in Sardegna. Intorno ad essi la popolazione si riuniva per celebrare riti e cerimonie sacre.
Secondo alcune teorie erano costruiti con un particolare orientamento astronomico, in maniera tale che in certi periodi dell'anno il sole e la luna potessero riflettersi perfettamente nell'acqua. Tra quelli più noti vi sono Santa Cristina a Paulilatino, Sa Testa a Olbia, Cuccuru Nuraxi a Settimo San Pietro.

venerdì 9 aprile 2010

Dolmen e Menhir


In Sardegna è possibile trovare anche Dolmen e Menhir,tipici dell'età neolitica e diffusi in tutta Europa.I Dolmen sono caratterizzati da due enormi pietre disposte verticalmente e sormontate da una terza disposta in maniera orizzontale.Interessante è "Sa Coveccada" presso Mores nella zona di Sassari.
I Menhir invece sono singoli massi conficcati in verticale nel terreno.Da vedere è il complesso megalitico di Goni nel Sud dell'isola.
Erano entrambi legati al culto dei morti e della fertilità.

giovedì 8 aprile 2010

I nuraghi


Monumenti più conosciuti,nonchè simbolo della Sardegna sono i nuraghi.I loro resti testimoniano la presenza di quella che viene definita "Civiltà Nuragica" che si ebbe nell'isola attorno al II millennio a.C.
Queste costruzioni sono fatte con blocchi di pietra, disposti uno sull'altro a formare un tronco di cono. Si pensa avessero una funzione di difesa data la loro posizione strategica, generalmente su una altura. Tra i più noti dell'isola vi è senz'altro il complesso de "Su Nuraxi" di Barumini, che dal 1997 è stato inserito dall'UNESCO nell'elenco dei monumenti ritenuti patrimonio dell'umanità.

mercoledì 7 aprile 2010

Domus da Janas


Le "Domus de Janas" sono delle tipiche costruzioni disseminate in tutto il territorio sardo.Il nome letteralmente significa "Casa delle Fate",in quanto la leggenda narra fossero abitate da fate che una volta morte venivano tramutate in pietre.In realtà non si tratta d'altro che di tombe scavate nella roccia.Costruite tra il IV e il III millennio a.C.,quelle di maggiori dimensioni sono state adoperate anche come rifugio dai bombardamenti durante la due guerre mondiali.

giovedì 1 aprile 2010

I nostri studenti raccontano: Gloria-Spagna


Bellissima Cagliari! E bellissima la mia vacanza studio con voi! Sono molto contenta del mese che ho vissuto lì, imparando l'italiano, conoscendo tanti posti, spiaggie, rovine, paesini, amici... ballando il ballo sardo, mangiando il malloredus... grazie per farmi conoscere la vostra terra e per farmi sentire come se fossi a casa mia! Un bacio a tutti! :)